Evento

Viaggio tra le immagini delle antiche città della Sicilia.  Monumenti e paesaggi nei Viaggiatori del Grand Tour

Dal   20 aprile 2024 18:00
al     15 giugno 2024 18:00
Mostra viaggio tra le immagini della sicilia
Mostra d'Arte: "Viaggio tra le immagini delle antiche città della Sicilia - Monumenti e paesaggi nei Viaggiatori del Grand Tour"
🗓️ Dal 20 aprile al 15 giugno
🕕 Inaugurazione: 20 aprile, ore 18:00
🏛️ Sede: Sicilbanca, via Francesco Crispi 25 | Caltanissetta
🎫 Orari: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:00 | 16:00 - 18:00
sabato 10:00 - 13:00
domenica e festivi chiuso
🎨 Curatori: Rosalba Panvini, Damiano Calabrese, Salvatore Rizzo
Vi invitiamo a immergervi in un viaggio attraverso le meraviglie delle antiche città siciliane! La mostra, curata da Rosalba Panvini, Damiano Calabrese e l'architetto Salvatore Rizzo, celebra il patrimonio culturale e artistico dei Viaggiatori del Grand Tour.
A partire dai primi decenni del Settecento, l’eco delle scoperte archeologiche effettuate ad Ercolano ( 1738) e Pompei (1748), i monumenti di Roma e delle città greche della Sicilia attrassero in Italia molti giovani dell’aristocrazia e dell’alta borghesia europea, soprattutto Tedeschi, Inglesi e Francesi, i quali visitarono i luoghi in cui si erano affermate, prima, la civiltà greca e, poi, quella romana. Giunti in quei luoghi i viaggiatori poterono ammirare le vestigia delle città antiche e le descrissero nei loro diari di viaggio raffigurandole anche schizzi e disegni insieme ai paesaggi che le circondavano. 
Infatti, negli anni anzidetti si affermò il Grand Tour, un fenomeno culturale e turistico di vasta portata che permise di fare conoscere anche la Sicilia in altri stati, suscitando l’interesse di numerosi stranieri; anche Messina, diverse piazze e strade ed alcune cattedrali, principalmente quelle di Palermo e di Catania, entrarono a fare parte del repertorio iconografico dei viaggiatori del tempo.
Minuziose rappresentazioni dei monumenti e dei paesaggi di tali luoghi, eseguiti ad acquarelli, talora dagli stessi viaggiatori, ma anche dai pittori che li accompagnavano, tra i quali L. Mayer e Kniep, arricchirono le pagine dei volumi.
Successivamente, tali raffigurazione furono incise su lastre di metallo o stampate su fogli singoli di carta, mezzi più facilmente trasportabili e commerciabili e, proprio grazie a tali opere, fu favorita la conoscenza in più Stati europei e finanche in America delle località principali dell’Isola, che erano state le sedi delle grandi città classiche, suscitando l’interesse di altri appassionati di antichità. La descrizione delle località e delle città visitate, effettuata con dovizia di particolari, e non sempre con la presenza di immagini, attirava comunque la curiosità dei lettori perché i racconti dei viaggi erano densi di notizie sulla storia e curiosità sui costumi degli abitanti e finanche sulle feste religiose come quella in onore di Sant’Agata, che venne
raccontata e rappresentata, ad esempio, da J. Houel. Indelebili sono i racconti e le immagini che i viaggiatori fecero dell’Etna restando meravigliati della sua imponenza. Col tempo ai nomi dei viaggiatori famosi, J. H. von Riedesel, J. H. Bartels, J. W. von Goethe, F. L. von Stoltenberg, D. Vivant Denon, J. Houel, P. Brydone, si affiancheranno anche quelli di alcune viaggiatrici, ad esempio, I. Pfeifer, I. Hahn Hahn, venute nell’Isola per ammirare le meraviglie di cui avevano letto nei racconti di precedenti diari di viaggio. La mostra presentata nei locali della Sicilbanca di Caltanissetta ha lo scopo di fare conoscere il patrimonio di immagini e di scritti elaborati nel corso del Settecento e dell’Ottocento e di fare cogliere le trasformazioni inferte dall’uomo moderno su quei luoghi, simboli di cultura e di grandezza della nostra Terra, trasformandoli irrimediabilmente in nome del progresso. Le immagini presentate nel percorso espositivo della mostra faranno recuperare la memoria dei tanti luoghi raggiunti ed apprezzati da “stranieri” e come  loro coglierne la bellezza e lo stato di conservazione fino a quei secoli, pur nella consapevolezza che oramai essi non potranno più tornare agli antichi splendori e con l’auspicio che si possa porre la parola fine ad
un’attività incontrollata che non tiene conto della loro salvaguardia.